Un'esperienza di laboratorio incentrata sull'utilizzo della robotica educativa e del coding a beneficio di studenti di scuola secondaria di primo grado con diversi livelli di abilità. Il progetto consiste in tre fasi principali: il coding unplugged, la costruzione di piccoli robot e la programmazione dei robot. L'obiettivo è quello di migliorare le capacità cognitive degli studenti, come l'autonomia, l'attenzione, la concentrazione e la motivazione, promuovendo al contempo la curiosità e la capacità di risolvere i problemi attraverso attività pratiche e la collaborazione tra pari.
Il progetto, ha coinvolto dieci studenti, tra cui cinque con
Bisogni Educativi Speciali (BES) e cinque alunni tutor. Le attività si sono
svolte nell'arco di dieci ore distribuite in cinque giorni in un laboratorio
dedicato, attrezzato con PC, lavagna interattiva e kit di robotica.
La prima fase del progetto si è concentrata
sull'insegnamento dei principi di base del coding attraverso attività di
"coding unplugged" con la pixel Art, utile per imparare a seguire le
regole di codifica ottenendo risultati corretti. Gli alunni tutor hanno fornito
guida e assistenza ai loro compagni durante questa fase.
Nella seconda fase, gli studenti hanno applicato i principi di codifica per costruire piccoli robot di vari livelli di complessità in base alle loro capacità. Il docente esperto ha mostrato la procedura generale per la costruzione dei robot utilizzando il software e gli alunni BES, con la guida dei loro insegnanti, hanno scelto i robot che preferivano e hanno seguito le istruzioni fornite dal software per costruirli. I robot sono stati dotati di sensori ed effettori per mostrare comportamenti dinamici e stimolare la curiosità e la motivazione.
La fase finale ha previsto la programmazione dei robot per rispondere agli input esterni. Il docente esperto ha introdotto il linguaggio di codifica visuale fornito dal software e ha mostrato le soluzioni di codifica, che gli studenti sono stati poi invitati a riprodurre utilizzando blocchi di codifica appropriati. Gli studenti tutor hanno supervisionato il processo di codifica, suggerendo regolazioni dei parametri per personalizzare il comportamento dei robot. Gli studenti, dopo vari tentativi, hanno imparato a identificare e correggere gli errori. Durante questa fase, gli insegnanti hanno fornito una supervisione generale.
Le osservazioni degli alunni BES durante il progetto hanno
rivelato risultati positivi. Nonostante sintomi quali impulsività, riduzione
della concentrazione e disattenzione, gli studenti si sono impegnati e
concentrati sui compiti. Hanno dimostrato di aver migliorato le capacità di
socializzazione, soprattutto durante le attività di coding unplugged e di
costruzione di robot. Gli alunni tutor hanno svolto un ruolo cruciale nel
fornire sostegno e feedback positivo ai loro compagni. Il progetto ha
rappresentato un'esperienza inclusiva per gli stessi alunni tutor, che hanno
anche acquisito conoscenze in materia di coding e robotica.
Gli studenti hanno dimostrato concentrazione,
socializzazione e autocontrollo, raramente osservati in contesti scolastici
tradizionali. Sulla base di questi risultati, è evidente come l'integrazione di
attività pratiche come queste nelle classi, durante l’attività scolastica, potrebbe
potenzialmente aiutare a contenere i sintomi degli alunni diversamente abili su
base quotidiana.
L'esperienza didattica si colloca nell'intersezione tra robotica educativa, coding, educazione ai bisogni speciali
e inclusione. Sottolinea la necessità di una continua evoluzione delle
metodologie di insegnamento per alunni con bisogni speciali, per liberare il
potenziale di tutti gli studenti e creare un ambiente di apprendimento
inclusivo.